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Il codice segreto della comunicazione: costruire un legame forte tra madri e figlie

Scopriamo insieme come un semplice codice segreto può diventare un ponte di comunicazione tra madri e figlie durante l’adolescenza. Attraverso consigli di esperti e approfondimenti psicologici, esploriamo come questa pratica può favorire la condivisione di pensieri delicati, instaurando una connessione profonda e fiduciosa.

Difficoltà nella comunicazione con l'adolescente: il potere del codice segreto

Dialogare con un’adolescente può essere complicato, specialmente quando si tratta di questioni delicate. Il timore di giudizi o incomprensioni può rendere difficile per le ragazze esprimere i loro sentimenti.

Secondo la psicologa clinica dott.ssa Tara Cousineau, la creazione di un ambiente non giudicante è essenziale. Essere aperti e onesti con il coniuge e gli amici può riflettersi nella relazione con la figlia. La comprensione del punto di vista della giovane osservatrice può favorire un dialogo più aperto e onesto.
La dott.ssa Cousineau suggerisce anche l’uso di una parola in codice per affrontare tematiche tipiche dell’adolescenza. Questo approccio risulta utile in situazioni come difficoltà scolastiche, eventi sociali complessi o problemi relazionali. L’adozione di una parola in codice crea un ponte di fiducia, evitando fraintendimenti e facilitando la comunicazione.

Ecco alcuni esempi di situazioni idonee per il codice, situazioni in cui è decisivo fornire un sostegno adeguato:
– difficoltà scolastiche
– partecipazione a feste con alcol e droghe
– esperienze inappropriate
– problemi alimentari
– situazioni di bullismo o molestie
– consigli su relazioni
– sentimenti feriti da familiari o amici

La transizione all’adolescenza può essere complessa, e mettersi nei panni della figlia è cruciale. Soprattutto, è essenziale farle capire che il dialogo è ben accetto. Coinvolgere figure come zie, sorelle maggiori o amiche adulte può ampliare il network di supporto.

Ecco alcuni consigli utili per strutturare una comunicazione efficace (anche in codice):
– sicurezza al primo posto ➔ garantire che il benessere della figlia sia la priorità
– ascoltare, non colpevolizzare ➔ favorire un ambiente senza giudizi
– comunicare in modo positivo ➔ utilizzare un linguaggio costruttivo
– soluzioni e conseguenze ➔ trovare insieme le soluzioni ai problemi
– accettare gli errori ➔ riconoscere che gli errori sono parte del processo di crescita
– contatti di emergenza ➔ identificare adulti di fiducia in caso di necessità
– scegliere una parola semplice ➔ una frase comune, come “mamma, puoi sistemarmi il braccialetto?”, può fungere da codice
– concordare regole e linee guida ➔ scrivere insieme le regole e impegnarsi a seguirle
– due codici sono meglio di uno ➔ considerare due parole in codice per diverse esigenze
– secondo confidente ➔ coinvolgere un altro adulto di fiducia nel sistema di codici
– prendere sul serio il codice ➔ accogliere con gratitudine l’uso del codice, assicurandosi di dedicare il tempo necessario per ascoltare e comprendere.

Il codice madre-figlia può diventare uno strumento potente nella costruzione di una comunicazione aperta e fiduciosa durante l’adolescenza. Favorisce il dialogo su questioni sensibili, contribuendo allo sviluppo della sicurezza in sé stesse delle giovani donne e alla creazione di legami familiari più forti.